Le norme della Chiesa non hanno "mai proibito la denuncia degli abusi sui minori alle autorità giudiziarie". La Santa Sede affida a padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, una replica allo 'scoop' del New York Times, che oggi chiama in causa il Pontefice su un caso di pedofilia negli Stati Uniti: gli abusi sessuali di padre Lawrence Murphy, il sacerdote dell'arcidiocesi di Milwaukee, su bambini sordi secondo il quotidiano sarebbero stati occultati dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, diretta dall'allora cardinale Joseph Ratzinger.
"Il tragico caso di padre Lawrence Murphy, sacerdote dell'arcidiocesi di Milwaukee -
dice padre Lombardi in una nota che riferisce dell'intera dichiarazione fornita al New York Times - ha coinvolto vittime particolarmente vulnerabili che hanno sofferto terribilmente per quello che lui ha fatto. Abusando sessualmente di bambini che erano menomati nell'udito, padre Murphy ha violato la legge e, cosa ancora piu' importante, la sacra fiducia che le vittime avevano riposto in lui".
"Durante gli anni '70 - spiega ancora il portavoce vaticano - alcune delle vittime di padre Murphy hanno riferito i suoi abusi alle autorità civili, che investigarono su di lui a quel
tempo; comunque, secondo le notizie riportate, quell'indagine fu lasciata cadere".
"La Congregazione per la Dottrina della Fede - aggiunge padre Lombardi - non fu informata dei fatti fino a venti anni dopo".
Le precarie condizioni di salute di padre Murphy e la mancanza di nuove, piu' recenti, accuse nei suoi confronti sono stati due fattori determinanti nella decisione di
non punire il prete americano accusato di avere abusato di circa 200 bambini ciechi di una scuola del Wisconsin, ha aggiunto padre Lombardi. Quest'ultimo ha spiegato al quotidiano Usa che Murphy ha certamente abusato di bambini "particolarmente vulnerabili" ed ha violato la legge: si è trattato di "un caso tragico", ha insistito, precisando che ne' il Codice di Diritto Canonico né le norme in vigore al Vaticano all'epoca dei fatti, nel 1962, hanno mai proibito ai rappresentanti della Chiesa di denunciare gli abusi alle autorità civili. Padre Lombardi, aggiunge il New York Times, non ha precisato perché ciò non sia poi accaduto. "Il diritto canonico non prevede punizioni automatiche", ha commentato.
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