MILANO - Una coppia di pensionati con dotazioni standard di elettrodomestici spende 231 euro all'anno ma potrebbe risparmiarne 30. Una famiglia media con 3-4 persone, a casa solo la sera o nel weekend, spende 543 euro annui ma potrebbe arrivare a risparmiarne anche 100. Il libero mercato dell'elettricità conviene. A dimostrarlo sono i dati forniti in esclusiva dall'associazione Altroconsumo, nell'ambito della campagna Controcorrente. Secondo i calcoli, scegliere un fornitore di energia passando al mercato libero, porterebbe a un risparmio sulla bolletta superiore al 10%.
A dimostrarlo è un calcolatore raffinato che combina reddito, nucleo familiare, e abitudini di consumo e, dall'intreccio delle risposte, fornisce a ogni utente un profilo di consumatore. A questo, corrisponderà un'azienda fornitrice di elettricità. Quasi sempre la più economica.
Uno strumento che non richiede conteggi faticosi o violazioni della privacy. Si tratta piuttosto di rispondere a un questionario base. Un modo, questo, utile a quanti vogliano passare dal regime "tutelato" dall'Autorità garante dell'energia elettrica e del gas a un regime di libero mercato. Dal primo aprile, infatti, il 95 percento degli italiani pagherà 21 euro in più all'anno per gas e elettricità. E dal 1 luglio 2010, quel 95 per cento della popolazione, rischierà di ricadere nella così detta "fascia bioraria": il prezzo dell'elettricità non sarà più indipendente dal momento in cui avvengono i consumi (come accade oggi con la tariffa monoraria), ma cambierà a seconda dei giorni e degli orari. Un prezzo più alto nella fascia di punta: dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì. Un prezzo più basso nelle fascia agevolata. La tariffa bioraria scatterà per 24 milioni di italiani che non hanno scelto, dal 2007 a oggi, un nuovo fornitore di elettricità sul mercato libero. Per i primi 18 mesi la differenza di prezzo tra le fasce di picco e quelle agevolate sarà minima, per dare tempo agli utenti di calibrare i propri consumi. Dopo poco però, la differenza di prezzo nelle varie ore sarà incisiva.
vai su http://www.repubblica.it/economia/2010/03/30/news/profili_di_consumo-3030618/
mercoledì 31 marzo 2010
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