Grazie alla gentile concessione di Matteo Miavaldi, siamo in grado di pubblicare una traduzione della lettera aperta indirizzata a Google e al governo di Pechino da parte di alcuni netizen cinesi.
Si tratta di un documento utile ad approfondire la complessa questione della censura dei contenuti presenti in Rete da parte del paese asiatico, che assume maggior peso dopo la decisione di Mountain View di cessare le proprie attività sul dominio google.cn in seguito ai presunti attacchi informatici subiti lo scorso gennaio.
martedì 23 marzo 2010
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Speciale/ Cara Google, cara Cina
Il testo integrale, tradotto in italiano, della missiva inviata da alcuni netizen cinesi a Mountain View e Pechino. L'appello alla pluralità delle fonti di informazione e alla libera diffusione della cultura
Roma - Grazie alla gentile concessione di Matteo Miavaldi, siamo in grado di pubblicare una traduzione della lettera aperta indirizzata a Google e al governo di Pechino da parte di alcuni netizen cinesi.
Si tratta di un documento utile ad approfondire la complessa questione della censura dei contenuti presenti in Rete da parte del paese asiatico, che assume maggior peso dopo la decisione di Mountain View di cessare le proprie attività sul dominio google.cn in seguito ai presunti attacchi informatici subiti lo scorso gennaio.
Lettera aperta degli internauti cinesi destinata al governo e a Google
Marzo 2010
Uffici competenti del governo cinese, Google:
A partire dalla dichiarazione di Google del 12 gennaio 2010, sono sorte tra il governo cinese e Google alcune controversie rispetto alla permanenza di Google in Cina, ad oggi ancora irrisolte:
- considerando che né il governo cinese né Google hanno pensato di prendere in considerazione le opinioni degli internauti cinesi;
- considerando che nonostante le importanti conseguenze che l'esito di questa disputa causerà, la gente, in particolar modo gli internauti cinesi, non sono stati sufficientemente informati sullo sviluppo dei fatti, impedendo così di potersi fare un'opinione ponderata;
- considerando che qualsiasi sarà la conclusione, saranno gli ambienti della ricerca scientifica, dell'impresa, dell'istruzione, gli studenti, i media e gli internauti cinesi a subirne le conseguenze;
- considerando che noi internauti, rispetto a questi fatti, abbiamo le nostre opinioni e le nostre domande, sperando che il governo cinese e Google possano trovare un accordo.
Noi, in rappresentanza dell'87.53 per cento degli internauti cinesi, pubblichiamo questa lettera aperta per esprimere la nostra posizione.
vai su http://punto-informatico.it/2838800/PI/Lettere/speciale-cara-google-cara-cina.aspx
martedì 23 marzo 2010
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