Passerella bye bye. Gisele Bündchen si ritira. L’ultima regina delle top model, la strepitosa brasiliana che eravamo abituati a vedere sulle pedane più prestigiose del globo - non ultima quella piccante della lingerie Victoria’s Secret’s -, la donna che è stata su settemila copertine nel mondo (solo Lady Diana ha fatto di più) esce di scena. «Per i defilè sono ormai in pensione», ha annunciato durante un evento pubblicitario a San Paolo dove era invitata in qualità di testimonial per una marca di prodotti per capelli. Accanto a lei il figlioletto Benjamin, nato lo scorso dicembre dal suo matrimonio con Tom Brady, la star del football americano.
L’altra sera, per dare un ultimo contentino ai fotografi presenti che erano rimasti basiti dalla notizia, la modella ha accettato di fare un’ultima esibizione sfilando sotto i riflettori. Passo felino, anche ondeggianti che seguivano il ritmo dei lunghi e biondissimi capelli al vento che le adolescenti di tutto il mondo le invidiano. Stop. Finito.
Le giovani
Chi la sostituirà? Quali sono le giovani promesse in ascesa in odore di successo? Nessuna. Con l’addio della top brasileira si chiude definitivamente il periodo d’oro delle indossatrici-attrici-protagoniste. Il cerchio delle Schiffer, delle Naomi e delle Linda Evangelista era rimasto ancora aperto grazie a Kate Moss e a Gisele, last-entry nella rosa delle super model. Ma aveva le ore contate. I tempi nella moda sono cambiati, da svariate stagioni. Gli stilisti preferiscono arruolare belle ragazze che sappiano interpretare l’abito senza cannibalizzarlo con la loro personalità e notorietà. Non fanno capricci e costano meno, un dettaglio fondamentale in epoca di crisi, dove le muse a cui ispirarsi non sono più le mannequin, ma le «it girl», le rampolle dell’alta società internazionale (Pixie Geldoff, Charlotte Casiraghi, le figlie di Mike Jagger...).
Che Gisele fosse stufa e volesse dedicarsi alla famiglia si sapeva da tempo. Sempre più rare le sue comparizioni in pedana (giusto qualche strappo alla regola per gli amici Stefano Gabbana e Domenico Dolce. Come ormai poche erano le campagne pubblicitarie (Intimissimi la scorsa estate è una delle più recenti).
Gisele detestava l’inquinamento milanese «Amo la città, ma è invivibile. Tutte le volte che arrivavo per le sfilate mi scoppiava un’allergia, il naso diventava una gigante bolla. Forse ci sono troppe macchine, troppi veleni nell’aria».
vai su http://www3.lastampa.it/moda/sezioni/esercizi-di-stile/articolo/lstp/167472/
giovedì 25 marzo 2010
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