CEI E ABORTO - Ospite di Enrico Mentana e dei giornalisti del Corriere Maria Teresa Meli e Sergio Rizzo, Bersani torna sul tema dell'aborto e sul richiamo della Cei, spiegando di non ritenere un'«invasione di campo» gli interventi dei vescovi, sottolineando però che il problema è quello della «responsabilità della politica» e anche «dell'elettorale cattolico» chiamato a «districarsi» tra i valori. In particolare però, secondo il segretario dei democratici, il primo intervento di Angelo Bagnasco «è stato un po' squilibrato» ma poi la posizione è stata ribadita in modo più equilibrato. «Davanti al voto - spiega Bersani a Mentana Condicio - i vescovi hanno il diritto di far rimarcare i punti essenziali del messaggio della chiesa. I cattolici poi votano da cittadini e devono essere capaci di districarsi tra i valori trovando un punto di equilibrio tra temi sociali e etici». La politica però, aggiunge il leader Pd, «deve prendersi le sue responsabilità dicendo cosa si può fare e cosa no».
PRIMARIE - Bersani non sembra volersi sbilanciare più di tanto sul possibile esito delle regionali, ma avverte: «Se dovesse arrivare una lettera brusca al governo, certo si creerebbero dei problemi». «No mi tolgo dalla testa lo schema della precipitazione» aggiunge il segretario del Pd, puntando insieme il dito contro la «curvatura plebiscitaria» del governo. «Le regole vengono prima del consenso. Non puoi chiamare l'Autorità neanche se hai il 99% del consenso» attacca il segretario dei democratici. L'obiettivo di Bersani è quello di «saldare tema democratico e tema sociale». Bersani sarà il candidato del Pd? «Non ci penso ma lo escludo».
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