«Una e tante. I miei genitori avevano una macelleria a piazza Testaccio. Ora, al suo posto, c’è una pescheria…».
Prima o poi sposteranno il mercato in via Galvani. E al posto dello storico Roma club Testaccio, in via Branca, adesso c’è un punto scommesse…
«I tempi cambiano le città. Quando ero giovane Testaccio era un quartiere popolare, ora è alla moda. Beato chi ha riscattato certi appartamenti a prezzo di saldo. Testaccio, San Lorenzo, la Garbatella. Che belli i lotti! So che il Roma club ha trovato un’altra sede. Mi sono informato sul suo futuro, ne sono felice».
San Saba e Testaccio fino a quando?
«Fino a 16 anni, poi ci spostammo vicino al campo delle Tre Fontane. Mi andò bene: era vicino alla Cecchignola, dove feci il militare».
Comprare casa ai Parioli e andare tutti i giorni a Trigoria, attraversando la città, non è stato un gran affare.
«Quando ho comprato casa non sapevo che un giorno avrei allenato la Roma. Lo speravo soltanto. Mi difendo uscendo molto presto la mattina».
Nanni Moretti ci ha fatto vedere quanto è bella Roma in moto. So che lei ne ha una d’epoca. La usa ancora?
«Ho una Gilera 124 5V. L’ho comprata a 16 anni. Negli ultimi tempi la tenevo in garage, poi mia figlia l’ha fatta riparare e ora è come nuova. Però mi ha proibito di usarla. E fa bene: con le buche che ci sono, le strade di Roma sembrano quelle della Parigi-Dakar».
A Valencia hanno deviato il corso del fiume Turia e trasformato il vecchio letto in giardini pubblici. Hanno dato a Calatrava mano libera per la rivoluzione architettonica della città. A Roma, invece, non si può nemmeno toccare un sasso…
«Ma questa è la Città Eterna! Io, poi, per natura sono portato a tenere tutto e non buttare via nulla. A Londra andavo pazzo per la cura delle tradizioni che hanno gli inglesi. C’era un mio vicino che aveva un’automobile storica, una Lotus. Passava il tempo a smontare il motore, pulirlo e rimontarlo. E poi i matchday programmes, i libricini di presentazione delle partite da collezionare. Quando hanno demolito Highbury, lo stadio dell’Arsenal, la gente ha comprato all’asta le zolle del campo e se le è portate a casa».
vai su http://roma.corriere.it/notizie/sport/10_marzo_23/intervista-claudio-ranieri-valdiserri-1602702692244.shtml
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