Il presidente a colloquio per circa 50 minuti con Obama. Ribadito il "ruolo primario" delle relazioni transatlantiche. Non si è parlato di intercettazioni. Frattini: "In Italia altri due terroristi da Guantanamo"
WASHINGTON - Un incontro "molto cordiale". Non sfugge al protocollo la prima nota che arriva da Washington al termine del colloquio fra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il presidente americano Barack Obama. I due si sono intrattenuti alla Casa Bianca per circa cinquanta minuti e il capo dello Stato ha invitato il leader Usa a partecipare a una delle celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia. All'incontro hanno partecipato anche il ministro degli Esteri Franco Frattini, l'ambasciatore d'Italia a Washington Giulio Terzi e altri membri delle rispettive delegazioni. E proprio durante la visita a Washington il titolare della Farnesina ha annunciato che l'Italia accoglierà altri due terroristi già detenuti della base di Guantanamo.
L'euro e i mercati. Un colloquio di lavoro, chiuso ai media, che ha visto al centro dell'agenda i temi economici, a cominciare dalle fibrillazioni dei mercati e dalle difficoltà dell'euro seguite "molto attentamente" dall'amministrazione americana. Riferendo ai giornalisti sull'incontro, Napolitano ha poi affermato: "L'Europa sta vivendo una crisi seria ma l'euro non è a rischio e tantomeno lo è la costruzione europea a patto che ci sia un balzo in avanti sull'integrazione". Quello che è fuori discussione, ha proseguito il presidente della Repubblica, è che ora "serve più disciplina fiscale, un più efficace coordinamento delle politiche economiche e fiscali, più politiche comuni sull'energia e sull'ambiente e Obama si è detto d'accordo su tutti questi punti. Da parte sua c'è pieno sostegno alle iniziative contro la crisi economica che si stanno portando avanti in Europa"
"Servono sacrifici". Napolitano era già stato ospite alla Casa Bianca due anni fa, in occasione della visita di Stato a Washington e New York. All'epoca era stato ricevuto da George W. Bush. Quella di oggi, fuori dall'ufficialità delle visite di Stato, ha rappresentato proprio un'opportunità per scambiarsi opinioni a partire dalle criticità dell'economia. Gli Stati Uniti seguono non solo con attenzione ma anche con preoccupazione le difficoltà dell'Europa e certo è necessario "fare sacrifici", aveva già ricordato, al suo arrivo negli Usa, Napolitano, per "risanare i bilanci pubblici". Ma sacrifici il più possibile "equamente distribuiti tra la popolazione".
"Ue, partner fondamentale per gli Usa". Napolitano ha detto a Obama che l'Italia vuole agire affinché l'Unione europea, "più unita e integrata", sia sempre più un partner fondamentale per gli Usa. "Il presidente Obama ha manifestato l'interesse degli Stati Uniti che ci sia un Ue sempre più unita e assertiva", ha detto il capo dello Stato dopo l'incontro.
I rapporti transatlantici. "Le relazioni transatlantiche - ha affermato Napolitano nella conferenza stampa con i giornalisti italiani - sono una pietra miliare" per l'italia come per l'Europa ma non possono essere l'unica dimensione della politica estera. Il presidente ha sottolineato che il rapporto privilegiato tra Italia e Stati Uniti non è in discussione, così come non è in questione quello con l'Ue ma, avverte, "dobbiamo stare attenti noi europei a non farci prendere da una sorta di gelosia perché questo presidente americano sembra ed è molto più aperto allo sviluppo di rapporti con nuovi protagonisti della scena mondiale". Non c'è, dunque, il declino dei rapporti transatlantici temuto da qualcuno? "Non c'è nulla di tutto questo - precisa Napolitano - come ha spiegato anche il presidente americano".
Obama ha espresso "apprezzamento per l'impegno italiano in Afghanistan che salirà a 4.000 unità", ha sottolineato il presidente della Repubblica precisando che ha anche "rammentato i nosti caduti" dello scorso 17 maggio. Napolitano ha quindi ribadito che l'impegno italiano "non è in discssione".
Durante il colloquio non è stata invece affrontata la questione del ddl sulle intercettazioni, che nei giorni scorsi era stato criticato dal dipartimento alla Giustizia americano 1: "No, non se ne è assolutamente parlato", ha risposto Napolitano ai giornalisti.
Frattini: "In Italia altri due terroristi da Guantanamo". Frattini ha annunciato che l'Italia sta individuando altri due nomi di terroristi che, da Guantanamo, verranno accolti nel nostro Paese. Nel corso dell'incontro con il consigliere per la sicurezza nazionale James Jones, il titolare della Farnesina ha detto che "abbiamo identificato altri due nomi, gli esperti del Viminale li stanno valutando ed io mi sono espresso in termini positivi". Da Washinton, ha aggiunto, "c'era stato chiesto alcune settimane fa e noi abbiamo dato la disponibilità". Per quanto riguarda i tempi, Frattini ha spiegato che è "prematuro parlarne perché bisogna sapere quando le autorità li renderanno disponibili".
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