Webber imprendibile per tutta la gara trionfa davanti al suo compagno di squadra Vettel. Terzo uno scatenato Kubica. Alonso sesto, Schumacher penalizzato per il sorpasso all'ultima curva
di VINCENZO BORGOMEONon ce n'è per nessuno: con le Red Bull in questo stato di forma le prime due posizioni di una gara sono una questione privata fra Vettel e Webber. Oggi infatti a Montecarlo Webber è apparso da subito imprendibile, dominando dall'inizio alla fine. E a nulla è 'servita' la safety car entrata più volte in pista: alla fine Vettel si è dovuto accontentare (si fa per dire...) del secondo posto, davanti a uno scatenato Kubica, sempre a suo agio sui circuiti cittadini.
Bella gara anche per Massa, quarto al traguardo, davanti ad Hamilton e Alonso. Schumacher che aveva sorpassato Alonso all'ultima curva è stato penalizzato di 20 secondi. Una manovra che ha fatto molto discutere i commissari: l'art. 40.13 del regolamento sportivo dice testualmente: "Se la corsa finisce in regime di safety car, essa entrerà nella pit lane alla fine dell'ultimo giro e le macchine riceveranno normalmente la bandiera a scacchi senza sorpassare".
La Ferrari sostiene di avere verificato con i commissari che ciò escludesse la possibilità di superare dal momento del rientro della safety car al traguardo, ricevendo conferma. La Mercedes sostiene che invece ci sarebbe una piega nel regolamento che consentirebbe la manovra suggerita dai box a Schumacher. Secondo alcune voci non confermate, ci sarebbe una situazione particolare proprio per la pista di Montecarlo. Ma l'art.40.13 non sembra fare alcuna distinzione. Così la Mercedes ha annunciato appello contro la penalizzazione inflitta a Michael Schumacher.
Una decisione sportiva dei commissari come un 'drive trough', ha spiegato per altro la portavoce della Fia dando notizia della decisione del team - è per altro inappellabile. Ciò nonostante la scuderia ha scelto di rivolgersi alla corte d'appello federale che eventualmente dichiareranno o meno l'irrecivibilità del ricorso. Il risultato sancito dai Commissari comunque non cambia in attesa che la Corte si riunisca.
In ogni caso il piccolo giallo di fine gara dimostra - se ancora una volta ce ne fosse bisogno - la cattiveria con cui guida il solito Schumacher, ma anche che il povero Alonso è stato davvero grande perché è arrivato al traguardo con le gomme praticamente finite: approfittando dell'immediato ingresso della safety car lo spagnolo ha cambiato subito le gomme, facendo quindi tutta la gara con le stesse coperture.
Ma la gara di oggi assume un significato particolare, molto particolare, in prospettiva: ora in vetta alla classifica mondiale, a pari punti, ci sono Webber e Vettel. E da quello che abbiamo visto fin qui nessuno sembra poterli impensierire, anche se poi a poca distanza troviamo la coppia Alonso-Button e quindi il terzetto Massa-Kubica-Hamilton. Insomma, se la classifica "spiega" che il mondiale è tutto aperto, il cronometro è implacabile e dimostra come le Red Bull sono davvero su un altro pianeta. Soprattutto ora che hanno smesso di rompersi a ripetizione e ora che anche Webber sembra diventato un fenomeno.
Per il resto la corsa di oggi ha dimostrato ancor una volta la semi-follia di un Gp dove un rottame riesce a tenere testa a un missile più veloce di 5 (cinque!) secondi al giro: i primi giri Alonso ha dovuto far ricorso - rischiando anche molto - a tutta la sua classe per passare Di Grassi...
Pazzesca, infine, la manovra di Barrichello: al 32esimo giro il brasiliano ha perso il controllo della sua monoposto per un cedimento meccanico ed è finito violentemente contro le barriere alla curva Massenet. A quel punto - cosa mai vista nella storia della F1 - Rubens con la macchina bloccata in mezzo alla pista scaglia via con rabbia il volante, lanciandolo in mezzo alla traiettoria. Passa il povero Liuzzi e lo investe in pieno. I commissari hanno cercato di penalizzarlo, ma lui si è giustificato dicendo "l'ho fatto perché ero terrorizzato e volevo scendere subito dalla macchina". Una balla colossale visto che poi invece di scendere subito ha aspettato un bel po'...
Bella gara anche per Massa, quarto al traguardo, davanti ad Hamilton e Alonso. Schumacher che aveva sorpassato Alonso all'ultima curva è stato penalizzato di 20 secondi. Una manovra che ha fatto molto discutere i commissari: l'art. 40.13 del regolamento sportivo dice testualmente: "Se la corsa finisce in regime di safety car, essa entrerà nella pit lane alla fine dell'ultimo giro e le macchine riceveranno normalmente la bandiera a scacchi senza sorpassare".
La Ferrari sostiene di avere verificato con i commissari che ciò escludesse la possibilità di superare dal momento del rientro della safety car al traguardo, ricevendo conferma. La Mercedes sostiene che invece ci sarebbe una piega nel regolamento che consentirebbe la manovra suggerita dai box a Schumacher. Secondo alcune voci non confermate, ci sarebbe una situazione particolare proprio per la pista di Montecarlo. Ma l'art.40.13 non sembra fare alcuna distinzione. Così la Mercedes ha annunciato appello contro la penalizzazione inflitta a Michael Schumacher.
Una decisione sportiva dei commissari come un 'drive trough', ha spiegato per altro la portavoce della Fia dando notizia della decisione del team - è per altro inappellabile. Ciò nonostante la scuderia ha scelto di rivolgersi alla corte d'appello federale che eventualmente dichiareranno o meno l'irrecivibilità del ricorso. Il risultato sancito dai Commissari comunque non cambia in attesa che la Corte si riunisca.
In ogni caso il piccolo giallo di fine gara dimostra - se ancora una volta ce ne fosse bisogno - la cattiveria con cui guida il solito Schumacher, ma anche che il povero Alonso è stato davvero grande perché è arrivato al traguardo con le gomme praticamente finite: approfittando dell'immediato ingresso della safety car lo spagnolo ha cambiato subito le gomme, facendo quindi tutta la gara con le stesse coperture.
Ma la gara di oggi assume un significato particolare, molto particolare, in prospettiva: ora in vetta alla classifica mondiale, a pari punti, ci sono Webber e Vettel. E da quello che abbiamo visto fin qui nessuno sembra poterli impensierire, anche se poi a poca distanza troviamo la coppia Alonso-Button e quindi il terzetto Massa-Kubica-Hamilton. Insomma, se la classifica "spiega" che il mondiale è tutto aperto, il cronometro è implacabile e dimostra come le Red Bull sono davvero su un altro pianeta. Soprattutto ora che hanno smesso di rompersi a ripetizione e ora che anche Webber sembra diventato un fenomeno.
Per il resto la corsa di oggi ha dimostrato ancor una volta la semi-follia di un Gp dove un rottame riesce a tenere testa a un missile più veloce di 5 (cinque!) secondi al giro: i primi giri Alonso ha dovuto far ricorso - rischiando anche molto - a tutta la sua classe per passare Di Grassi...
Pazzesca, infine, la manovra di Barrichello: al 32esimo giro il brasiliano ha perso il controllo della sua monoposto per un cedimento meccanico ed è finito violentemente contro le barriere alla curva Massenet. A quel punto - cosa mai vista nella storia della F1 - Rubens con la macchina bloccata in mezzo alla pista scaglia via con rabbia il volante, lanciandolo in mezzo alla traiettoria. Passa il povero Liuzzi e lo investe in pieno. I commissari hanno cercato di penalizzarlo, ma lui si è giustificato dicendo "l'ho fatto perché ero terrorizzato e volevo scendere subito dalla macchina". Una balla colossale visto che poi invece di scendere subito ha aspettato un bel po'...
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