Berlusconi alla leader di Confindustria: "Vieni a fare il ministro". Platea industriali resta fredda
27 maggio, 13:55CORRELATI
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ROMA - - "La lenta crescita è per noi la vera emergenza nazionale". Lo dice la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, secondo la quale "se la maggioranza dovesse ridursi, per litigi e divisioni, all'impotenza allora non potrà esserci maggior crescita. E si chiuderebbe nell'insuccesso la lunga promessa della politica del fare".
"100 TRIMESTRI BRUCIATI, 700MILA POSTI" - Il bilancio della crisi, avverte Marcegaglia, è "pesantissimo": rispetto ai picchi del primo trimestre 2008 "abbiamo perso quasi sette punti di Pil e oltre 700 mila posti di lavoro. Il ricorso alla cassa integrazione guadagni è aumentato di sei volte". Non solo, "la produzione industriale é crollata del 25%, tornando ai livelli di fine 1985: 100 trimestri bruciati".
"GRAVI MINACCE MAFIA, NON CI INTIMIDIRA'" - Dalla criminilità sono arrivate "minacce gravissime che testimoniano quanto sia vero il nostro impegno contro l'illegalita". Lo dice la presidente di Confidustria, Emma Marcegaglia, che aggiunge: "Noi non ci faremo intimidire". Un riferimento alle minacce ricevute dal procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, dal presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, ed Antonello Montante, presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta e delegato in Confindustria sul fronte della sicurezza. Marcegaglia lo ha detto all'assemblea degli industriali, accolta da un forte applauso della platea.
"SOSTEGNO ALLA MANOVRA, MA NON E' STRUTTURALE" - La manovra economica "contiene misure che Confindustria chiede da tempo. Perciò diamo pieno sostegno alla linea di rigore del ministro dell'Economia". Così la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. "Mancano però interventi strutturali per incidere sui meccanismi di formazione della spesa pubblica" e "servono riforme per rilanciare lo sviluppo". Le misure di rigore della manovra economica "non vanno indebolite in Parlamento, vanno rafforzate". Marcegaglia nella sua relazione all'assemblea degli industriali si è rivolta a maggioranza e opposizione per un impegno bipartisan.
A SINDACATI "SUBITO ASSISE PATTO CRESCITA" - "Serve una grande Assise dell'Italia delle imprese e del lavoro": il presidente di Confindustria rivolge un appello e una proposta "a tutte le organizzazioni sindacali e alle associazioni datoriali". E dal palco dell'assemblea annuale dice: "Incontriamoci subito. Diamoci l'obiettivo di una grande intesa per la crescita. Entro l'estate". Per questo, aggiunge Marcegaglia, basta "divisioni e contrapposizioni: vogliamo lavorare insieme".
"NO DIVISIONI, GRANDE RISCOSSA NAZIONALE" - Passare "dalla divisione alla condivisione" per dare all'Italia quella "grande riscossa nazionale" per la quale servono "tutte le energie, tutte le intelligenze, tutte le passioni che vivono in ogni angolo dell'Italia", dice Marcegaglia, che chiede di unire le forze del Paese per dargli "un'Italia capace di stare a testa alta nel mondo". Sia, conclude Marcegaglia, "questo il nostro credo. Possiamo farlo e lo faremo".
"TAGLI STIPENDI P.A., AUMENTARE ETA' PENSIONI" - La spesa pubblica italiana deve diminuire di almeno un punto di Pil l'anno per i prossimi tre anni. Marcegaglia, che avverte: "Nessuna voce è intoccabile. Occorrono tagli agli stipendi pubblici, aumenti dell'età effettiva di pensionamento, revoca delle false invalidità, tagli alla sanità". Sulle pensioni, spiega il dg Giampaolo Galli, misure come lo scorrimento delle finestre "se fatte solo per sei mesi non servono", devono essere strutturali.
BERLUSCONI VUOLE MARCEGAGLIA MINISTRO, NO DA IMPRENDITORI - "Come vedreste la Marcegaglia di fianco al presidente del Consiglio per dargli una mano? Votate per Emma al ministero delle attività produttive". Così il premier Silvio Berlusconi si è rivolto alla platea di Confindustria ricordando di avere già proposto a Marcegaglia di aiutarlo prendendo l'incarico di ministro delle attività produttive. "Ho bisogno di essere aiutato per ridurre il perimetro dello Stato e la spesa è difficile". Ma dalla sala non si alza nessuna mano. E il premier ribatte: "Allora non potete prendervela più con il governo. Noi siamo dei poveracci e abbiamo ereditato una situazione di decenni precedenti, governi che dall'80 al '92 hanno moltiplicato il debito pubblico''.
Quanto alla situazione nel Pdl, Berlusconi assicura che c'è una maggioranza coesa. "C'è qui Fini. Vi garantiamo che nei voti alla Camera la maggioranza sarà coesa e unita", assicura Berlusconi. Il premier chiede poi il sostegno degli industriali. Dopo la manovra "possiamo fare di più e mi piacerebbe che anche voi ci deste una mano". E' l'invito del presidente del Consiglio alla platea di Confindustria. "Conoscete l'indirizzo di Palazzo Chigi - ha aggiunto - chi volesse darsi disponibile a contribuire all'operato del Governo" sappia che ci siamo: "il Governo ha tante idee su come utilizzare le capacità degli imprenditori e nessuno resterà deluso". "Avanti tutta ce la faremo anche questa volta", aggiunge. "Senza ottimismo e fiducia - conclude - non andremmo da nessuna parte".
BERLUSCONI SCHERZA CON MARCEGAGLIA, NON SEMBRI COSI' VECCHIA - "Emma non sembri così vecchia...": Silvio Berlusconi, in conclusione, scherza con il presidente degli industriali Emma Marcegaglia. Il riferimento è al fatto che l'appuntamento di oggi celebra il centenario di Confindustria.
fonte Ansa.it
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