giovedì 27 maggio 2010

l Real di Mourinho "Il sogno è De Rossi"

Il tecnico portoghese parla della sua nuova squadra. "Sarà dura arrivare al romanista, vorrei anche Maicon e Milito. Ronaldo e Kakà dovranno sacrificarsi per la squadra"


MILANO - Florentino Perez lo ha già annunciato, c'è ancora da trovare l'accordo con l'Inter, ma Josè Mourinho non ha dubbi: allenerà il Real Madrid. Secondo la stampa spagnola già oggi il portoghese potrebbe essere presentato come nuovo allenatore del "club blanco", intanto ha concesso una lunga intervista al quotidiano madrileno "As" e spiega che il suo Real "sarà una squadra equilibrata, una squadra che gioca per vincere deve essere consapevole delle proprie virtù e dei suoi difetti, deve essere un blocco compatto e deve giocare bene per vincere. Avremo la nostra identità, non imiteremo nessun altra squadra".

Mourinho assicura che non avrà problemi a lavorare con Valdano e indirettamente fa un complimento a Branca: "volevo Carvalho all'Inter, Branca mi disse che Luicio era più forte, ho seguito il suo consiglio. Un allenatore fa il suo lavoro al meglio quando tutti danno il loro contributo". Mourinho esclude dal suo Real Guti, non dimentica Raul, ma avverte "nell'Inter Materazzi era felice per aver giocato un minuto nella finale di Champions League, Cordoba era contento pur senza giocare, un professionista di 36 anni non può pretendere di essere titolare ad ogni gara, di Maldini e Zanetti ce ne sono pochi". Sicuro di poter recuperare Kakà e di convincere il brasiliano, Higuain e Cristiano Ronaldo a "sacrificarsi per la squadra", lo "Special One" assicura che non sarà "nemico del Barcellona, come non lo sono stato del Milan, nè di altre rivali. Ho grande rispetto per Guardiola, lo conosco da tanti anni e ho un buon rapporto con lui".

Mourinho spiega che il suo obiettivo è "vincere la Liga, perchè nessun giocatore e nessun tecnico ha vinto il campionato inglese, italiano e spagnolo, mi piacerebbe essere il primo a farlo e anche il primo a vincere la Champions League con tre squadre diverse. Vorrei anche fare di un ragazzo della 'cantera' una stella. Ho grandi motivazioni, ma non perderò la mia umiltà". Mourinho parla di mercato, di Milito, Maicon e De Rossi. "Diego è un grande attaccante, le grandi sono state cieche con lui, ma è un centravanti che ha tutto, è fantastico, però è entrato nella stroia dell'Inter e l'Inter non può permettersi di lasciarlo partire. Mi piacerebbe averlo con me. Maicon? E' un 'crack', un portento fisico con una qualità fantastica, un terzino che segna 6-7 gol a stagione senza calciare punizioni e rigori. E' in un momento della sua carriera in cui dovrebbe vivere un'esperienza non ancora vissuta, mi piacerebbe averlo con noi". Capitolo De Rossi. "Credo che sia impossibile acquistarlo, perchè lui e Totti sono la Roma. De Rossi è romanista da sempre e credo che sia impossibile portarlo a Madrid".


Mourinho spiega perchè ha deciso di rompere con l'Inter. "Da 4-5 mesi avevo deciso di lasciare il calcio italiano, un ambiente che brucia molto. I risultati hanno facilitato il mio addio, sono rimasto concentrato sui risultati da centrare con l'Inter e non ho voluto sapere nulla del mio futuro, poi ho capito che il Real mi voleva e che io volevo e il Real ed è nato un cammino che mi ha portato qui. Prima della finale avevo già deciso, l'Inter sapeva che non era una questione economica e che non avrei cambiato idea, c'era la certezza assoluta che sarei andato ad allenare il Real. Adesso c'è una clausola di 16 milioni, ma spero si arrivi ad un accordo".
fonte repubblica.it

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